La Plagiocefalia posizionale, conosciuta anche come sindrome della testa piatta, non va presa alla leggera, perché nei casi più gravi più causare dei ritardi nello sviluppo del bambino. Quali sono le conseguenze della plagiocefalia? Continua a leggere.
Che cos’è la Plagiocefalia e quali sono le cause
Non capita di rado che il neonato presenti la testa schiacciata da un lato o nella parte posteriore, soprattutto negli ultimi anni, in cui la Plagiocefalia ha visto un notevole aumento dei casi, pari al 48% (secondo i dati raccolti dalla ricerca Observations on a recent increase in plagiocephaly without synostosis di American Academy of Pediatrics).
Le deformazioni del cranio del neonato possono dipendere da varie cause, precedenti alla nascita, legate al parto oppure a fattori che dipendono dalle abitudini nei primi mesi di vita.
Le testa dei neonati è delicata e malleabile per permettere il passaggio attraverso il canale del parto e per adattarsi alla crescita del cervello, che nei primi due anni di vita quadruplica le sue dimensioni.
Alla nascita le ossa del cranio non sono ancora saldate tra loro ma unite tramite delle formazioni di tessuto fibroso, le famose fontanelle. Piano piano le fontanelle si chiudono sostituendo il tessuto fibroso con uno osseo.
Ecco spiegato perché l’appiattimento laterale o posteriore nel cranio dei neonati è così comune: trascorrendo tante ore al giorno (sia mentre dormono che quando sono svegli) sdraiati in posizione supina, la loro testolina, ancora così delicata e malleabile, tende ad appiattirsi.
Non a caso i casi di plagiocefalia sono aumentati esponenzialmente da quando le linee guida dell’OMS raccomandano di tenere i neonati sempre in posizione supina per ridurre le morti in culla.
Le indicazioni dell’OMS hanno ridotto del 60% le morti in culla, è quindi di importanza fondamentale consultarle e seguirle fedelmente. Tuttavia, è bene prendere degli accorgimenti per prevenire l’insorgere della Plagiocefalia o per trattarla se già presente.
Si tratta di piccole ma importanti abitudini, che puoi consultare in 10 Consigli per prevenire e migliorare la Plagiocefalia posizionale nei primi mesi di vita della Dott. Bonanno.
Brachicefalia o Plagiocefalia? La differenza tra le due
Prima di continuare è bene precisare quando si può parlare di Plagiocefalia e quando, invece, di Brachicefalia. Entrambe sono deformazioni del cranio che possono dipendere dalle stesse cause, la differenza è nella natura dell’appiattimento stesso.
Tecnicamente parliamo di Brachicefalia posizionale quando l’appiattimento coinvolge la parte posteriore della testa, che, se osservata, appare quindi più corta del normale. La parola Brachicefalia, infatti, deriva dal greco e significa testa corta.
La Plagiocefalia, dal greco “testa obliqua”, è invece l’appiattimento laterale del cranio, più comune perché in genere i neonati tendono a stare girati verso quello che è il loro lato preferito. Questo può dipendere dalla posizione del lettino rispetto a dove si trovano mamma e papà, o dal lato in cui vengono presi in braccio.
Spesso è associata al torcicollo posturale che ne aggrava ulteriormente l’entità e ne complica il decorso.
Plagiocefalia: fino a che età colpisce i bambini?
Si ritiene che la Plagiocefalia Posizionale si risolva spontaneamente entro i primi 2 anni di vita. In realtà non va minimizzata pensando che arriverà in automatico la soluzione spontanea e senza alcun intervento.
Nei casi peggiori, infatti, le deformazioni craniche possono determinare asimmetrie permanenti e possono essere associate a dei ritardi nello sviluppo.
I migliori risultati si ottengono intervenendo nei primi sei mesi di vita con trattamenti osteopatici e mettendo in atto alcuni accorgimenti di cui vi parla la Dott.ssa Bonanno in 10 Consigli per prevenire e migliorare la Plagiocefalia posizionale nei primi mesi di vita.
Tra i rimedi elencati dalla Dott.ssa Bonanno troverai la linea di cuscini per neonati Koala Perfect Head, progettati con medici ed esperti del settore per prevenire e trattare la testa piatta.
Le conseguenze della Plagiocefalia per il neonato
In caso in cui il tuo bambino presenti un appiattimento della testa nella parte posteriore o laterale, è bene rivolgersi tempestivamente al pediatra, che ti fornirà tutte le indicazioni per evitare l’aggravarsi della plagiocefalia e per aiutare la testolina del bambino a ritornare tonda come prima.
Nelle forme più lievi la plagiocefalia non porterà alcuna conseguenza sulla salute del bambino, mentre in quelle più gravi sono state riscontrate associazioni con:
- problematiche di suzione e allattamento bilaterale
- disturbi del sonno
- irritabilità
- fatica a girare il capo da entrambi i lati
- problematiche a livello occlusale, masticatorio e di morfologia dentale
- torcicollo nel neonato o problemi di sviluppo della colonna vertebrale, come scoliosi e rotoscoliosi
- ritardi dello sviluppo motorio nei bambini posizionati supini per troppo tempo e che hanno praticato poco tummy time, come una mancanza di sviluppo di forza e tono muscolare del corpo
Inoltre dobbiamo considerare anche il fattore estetico, ovvero la possibilità di un’asimmetria permanente nella forma del capo.
Un ottimo rimedio per la plagiocefalia nei neonati è l’utilizzo dei cuscini della linea Koala Perfect Head: si tratta di dispositivi medici progettati per prevenire e trattare la testa piatta in diverse situazioni quotidiane, dal passeggino al momento gioco, dalla culla all’allattamento.
Le informazioni contenute nel Sito sono di carattere puramente informativo e in nessun caso sostituiscono la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento da parte di un medico. Raccomandiamo di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti.
Fonti
OMCeO: Il bambino con la testa “storta”: la plagiocefalia posizionale