È ormai noto da diversi anni quanto sia importante il gioco per i bambini, a cominciare dai primissimi mesi di vita. Il gioco equivale a una stimolazione precoce dello sviluppo cognitivo del piccolo.
L’importanza del gioco e della stimolazione precoce è nota ormai da diverso tempo: i primi tre anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo di circa l’80% delle connessioni neurali.
È quindi importante non solo rispondere ai bisogni primari dei bambini e offrirgli delle relazioni di tipo affettivo, ma anche stimolarli con attività adatte alla loro età. Ovviamente questo avviene all’interno del contesto famigliare.
Per questo motivo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito tra le linee guida che supportano lo sviluppo dei bambini la stimolazione precoce attraverso attività salienti con i genitori.
In quest’ottica, quali sono i migliori giochi per un bambino che ha un’età compresa tra gli 0 e i 18 mesi? Ne parliamo nei prossimi paragrafi.
4 Attività importanti per bambini da 0 a 18 mesi
Nei primi mesi di vita del bambino, ci sono alcuni giochi importanti per stimolare le sue capacità cognitive e motorie. Di seguito elenchiamo quelli che sono, a nostro avviso, i più degni di nota.
1. Il tappetone e il Tummy Time
La prima cosa da fare è creare un angolo morbido dove il bambino sia libero di muoversi. Da qui partirà la sua esplorazione del mondo, con l’assistenza di mamma e papà.
Una delle posizioni da far sperimentare al bambino, piano piano, è il famoso Tummy Time, ovvero i giochi a pancia in giù che aiutano lo sviluppo motorio.
Questa posizione è difficile da mantenere per il bambino, per aiutarlo possiamo utilizzare alcuni giochi ed escamotage come:
- Il cuscino multifunzione Koala Hugs, appoggiando il busto e le braccia del bambino sul cuscino e incoraggiandolo a tenere la testa sollevata;
- Un piccolo specchio, in cui genitori e bambino possano specchiarsi e instaurare una sorta di gioco di scambio nello specchio;
- Libri specifici per il Tummy Time: in commercio si trovano libri con colori e immagini che attirano l’attenzione dei bambini di quest’età e li spingono a mantenere questa posizione.
Nel tempo il bambino acquisisce nuove capacità di movimento. A quel punto sarà importante, quando è posto in posizione supina, posizionare sul tappetone dei giochi in modo che cerchi di afferrarli. È bene che possa vederli ma che non siano troppo vicini, in modo che abbia il desiderio di raggiungerli.
2. Giochi di manipolazione
Un’altra attività senza dubbio importante già dai primi mesi è quella di proporre al bambino dei giochi di manipolazione.
Si pensa spesso che sia da presentare molto più avanti. In realtà già dai primi tre mesi di vita si possono utilizzare piccoli stimoli da posizionare in prossimità delle sue mani, come per esempio degli anelli. Il bambino dovrà semplicemente aprire le dita per afferrarli.
In questo modo migliorerà presto la sua capacità di coordinazione occhio mano, e questo gli consentirà di allungarsi verso oggetti più lontani, con lo scopo di raggiungere l’oggetto e di prenderlo.
Intorno ai sei mesi, anche grazie all’acquisizione della posizione seduta, il bambino potrà imparare a gestire più stimoli contemporaneamente. Potremo quindi dargli oggetti solidi in modo che sia la sua mano ad adattarsi alla forma del gioco.
A questa età possiamo quindi proporgli anche le prime costruzioni in legno.
3. Giochi causa effetto
Le attività che si ascrivono alla competenza causa – effetto sono molto importanti perché pongono le basi per lo sviluppo delle capacità logiche del nostro bambino quando sarà più grande.
Cosa significa nel concreto? Proporgli già dai primissimi mesi giochi che producono rumore quando mossi, come per esempio dei sonagli.
In questo modo il bambino, inizialmente in modo del tutto involontario, compiendo dei movimenti produrrà rumore. Comprenderà presto che è lui stesso a produrre un effetto della sua azione.
Così passerà all’azione volontaria, afferrerà e scuoterà il sonaglio con l’intenzione di produrre rumore.
Con il passare del tempo acquisirà una competenza causa effetto sempre più complessa. Questo gli consentirà di utilizzare più schemi motori al fine di raggiungere un obiettivo. Per esempio, getterà i famosi cubi di legno, di cui abbiamo parlato prima, giù dal seggiolone al fine di produrre un rumore.
4. La lettura
L’ultima attività di cui parliamo oggi, ma non ultima per ordine di importanza, è la lettura.
I libri possono essere presentati ai bambini già intorno ai sette mesi. Ovviamente si tratta di libri specificamente creati per quest’età così precoce. Presentano un’immagine per pagina che il genitore può andare a denominare.
Sono fondamentali per lo sviluppo dell’attenzione focalizzata e per lo sviluppo del linguaggio.
Intorno ai 10 mesi si possono proporre libri che presentano più immagini per pagina. Il genitore andrà a indicare e descrivere ciascuna immagine, per poi domandare al bambino di ritrovare alcuni elementi. In questo modo il bambino può sviluppare la ricerca visiva all’interno del foglio.
Successivamente la lettura passerà a libri che presentano anche piccole scene accompagnate da delle frasi.
Attraverso la lettura aumentiamo il tempo attentivo del nostro bambino e lo stimoliamo a una maggiore complessità morfosintattica presentata nel significato delle parole del libro.
Come abbiamo visto, giocare con i nostri bambini non è soltanto divertente ma anche utile! L’importante è sapere quali sono le attività più stimolanti per la sua crescita a seconda della sua età.
Dott.sse Chiara Dellatomasina e Elisa Riboni – Neuropsicologhe
Le Dott.sse Chiara Dallatomasina e Elisa Riboni sono due psicologhe e neuropsicologhe di Milano. Laureate all'Università San Raffaele di Milano in Neuroscienze Cognitive nel 2008 si sono poi specializzate ulteriormente nell’ambito della neuropsicologia pediatrica e della psicoterapia. Attualmente svolgono la loro attività in ospedale e in libera professione. Sono esperte di sviluppo cognitivo ed emotivo dei bambini, effettuano percorsi di valutazione e trattamento, accompagnano i genitori mediante incontri specifici.
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