Come gestire al meglio i risvegli frequenti del neonato? Ce lo spiega Claudia Denti, fondatrice di Genitore Informato e creatrice del metodo Sonno Felice. Si tratta di un problema comune e molto sentito dai genitori, che per ovvie ragioni si ritrovano stanchi e stressati da uno stato più o meno importante di privazione di sonno.
Uno dei problemi più sentiti dai genitori: i risvegli notturni del neonato
Nell’articolo di oggi parleremo di uno dei problemi più comuni per i neogenitori: i risvegli notturni del neonato. Non solo è un problema molto comune ma anche tra i più sentiti, in quanto i continui risvegli nei primi mesi di vita portano anche i genitori a uno stato più o meno marcato di privazione di sonno, con tutte le conseguenze del caso.
I risvegli non sono altro che un avvenimento naturale (i neonati devono ancora sviluppare un regolare ritmo sonno-veglia) e come tali bisogna almeno accettarli.
Questo non significa che bisogna per forza soffrire nell’attraversare questo momento. Ci sono degli ottimi modi per gestire al meglio la situazione: oggi ne vedremo alcuni.
Quali sono le cause dei continui risvegli notturni dei neonati?
Come dicevamo poco fa, i risvegli notturni sono un avvenimento perfettamente naturale e fisiologico. Persino noi adulti non passiamo addormentati tutta la notte, ma ci muoviamo tra le varie fasi del sonno in maniera organica, passando anche una frazione della notte svegli (anche se magari al mattino non ce lo ricordiamo).
Per il neonato, però, la situazione è un pochino più complessa: devi tener presente che i primi nove mesi della sua vita li ha passati senza una vera alternanza notte/giorno, senza dover respirare, senza avere vere e proprie sensazioni tattili e immerso in suoni ovattati provenienti da fuori la pancia.
L’arrivo nel mondo ha portato con sé il cambiamento di tantissime abitudini, proprio in un momento di grande crescita e trasformazione quali sono i primi mesi di vita.
Il ritmo circadiano del bambino non è ancora sviluppato completamente e, soprattutto, il neonato ha un costante bisogno di essere nutrito: tutti questi fattori hanno una certa influenza sui risvegli frequenti del neonato.
I continui risvegli notturni, dunque, che siano per nutrirsi o per qualsiasi altro motivo, sono parte delle conseguenze naturale dell’essere un neonato. Dovremo quindi mettere in conto risvegli ogni ora, almeno nel primo periodo, insieme alla relativa stanchezza che ne consegue.
Questo non vuol dire che dobbiamo arrenderci a qualsiasi tipo di nottata, al contrario possiamo creare le condizioni ottimali perché il bambino possa dormire il più serenamente possibile.
Una parte importante della gestione del sonno del neonato sono le routine che noi instauriamo nella nostra quotidianità e la nostra gestione della stimolazione del piccolo.
Persino noi adulti siamo influenzati da moltissimi fattori come la temperatura, l’esposizione alla luce blu, la qualità del materasso, ciò che abbiamo mangiato la sera e quanto tempo prima ci siamo nutriti. Il neonato è più sensibile di noi a questi stimoli.
Come gestire i risvegli notturni del neonato
Come fare, dunque, a gestire al meglio i risvegli frequenti del neonato?
Oltre a una grande attenzione alle meccaniche di alimentazione del bambino, ci sono alcuni fattori predominanti di cui bisogna tener conto per gestire al meglio questo momento difficile.
Prima di tutto, bisogna conoscere le misure di sonno sicuro, perché i primi mesi sono piuttosto critici e perché queste misure aiutano nella costruzione delle giuste abitudini che poi, a cascata, migliorano il sonno di tutti, permettendo al bambino spezzoni sempre più lunghi di sonno continuo.
È fondamentale prendersi cura delle abitudini pre-sonno: come per noi adulti, come ci si prepara al sonno ha una diretta conseguenza sulla qualità del sonno stesso. Bisogna instaurare abitudini che facciano sentire il bambino al sicuro e che permettano al suo corpo di riconoscere qual è il momento in cui si può rilassare e lasciarsi andare completamente al sonno.
Inoltre dobbiamo permettere al bambino di imparare come riaddormentarsi ragionando per il lungo termine.
Certo, per i genitori stanchi è normale cercare soluzioni che funzionino nell’immediato perché non ce la fanno più: tenere in braccio il bambino, cantargli delle canzoni mentre lo allattano o qualsiasi cosa serva ad aiutarlo ad addormentarlo. Purtroppo, però, si tratta di soluzioni “tappabuchi” e non risolutive.
Al contrario, se queste abitudini tappabuchi diventano lo standard si trasformano in una prigione per il genitore, che non ha più alternative per dormire, e per il bambino stesso che al primo cambiamento di abitudini non si addormenterà più.
Il metodo Sonno Felice
Come gestire dunque i continui risvegli nel modo giusto?
Con il metodo Sonno Felice, Genitore Informato ha voluto dare una soluzione a tutte queste problematiche: un piano concreto per creare routine sane e costanti che permettono a genitori e bambini di dormire meglio da subito, una serie di consigli pratici sul sonno sicuro e istruzioni semplici per capire come funziona il sonno del bambino e dell’adulto.
- Creare un ambiente pre-sonno che sia compatibile con il sonno
- Creare delle routine di addormentamento e di riaddormentamento che siano coerenti e utili per il lungo termine
- Aiutare il bambino a costruire un’autonomia di addormentamento ed evitare soluzioni tappabuchi
- Rispettare la fisiologia del sonno e accettare che alcuni risvegli sono naturali e necessari
- Ricordarsi che come reagiamo a quei risvegli è altrettanto importante per l’evoluzione del sonno di tutta la famiglia.
È facile? Dipende dalla situazione. Ci sono casi molto critici che è giusto sottoporre al pediatra di riferimento, ma in genere con un po’ di lavoro e pianificazione la situazione sonno diventa gestibile bene in poco tempo. Sicuramente servono costanza e coerenza.
Il mio consiglio è quello di prepararsi in anticipo per imparare ad affrontare le difficoltà legate al sonno, perché poi quando arriva il bambino si è nel pieno della tempesta e diventa più difficile capire come fare.
Dott.ssa Claudia Denti, educatrice e fondatrice di Genitore Informato
Dottoressa in Scienze dell'Educazione, è stata l'educatrice di riferimento in diversi nidi di Milano. È fondatrice e leader di Genitore Informato, una community di genitori che conta ormai oltre 70000 presenze quotidiane e un sito web da circa 1 milione di visite l'anno. Ha ideato il metodo Sonno Felice per aiutare i genitori nella gestione del sonno del bambino e diverse altre guide e corsi per permettere ai genitori di sentirsi sereni e crescere figli felici.