Quando arriva il fratellino o la sorellina, mamma e papà sono preoccupati di come reagirà il primo figlio, che fino ad ora è stato il centro di tutte le attenzioni.
Certo, è un cambiamento importante nella vita di un bambino, ma come tutti i grandi cambiamenti che attraverserà nella sua crescita (come l’asilo, togliere il pannolino…) è un evento fisiologico del tutto normale.
Quindi siate sereni, cari mamme e papà, che dopo qualche settimana ritroverete l’equilibrio! Certo, è tutto più facile se sapete come affrontare questo evento nel modo giusto: come dirgli dell’arrivo del fratellino / sorellina, quando è il momento giusto di farlo, e come rassicurarlo che il vostro amore per lui rimane immutato e non diminuirà perché c’è un altro bambino con cui dividerlo.
Quando dire al tuo bimbo che sei incinta?
Il momento giusto per annunciare la tua gravidanza ai tuoi figli dipende essenzialmente dalla loro età.
Se il bambino è ancora piccolo, come a due anni, è ancora difficile per lui capire una cosa che non può vedere. Inoltre, non è in grado di percepire lo scorrere del tempo: per lui non esiste il futuro, esiste solo il presente.
In questo caso è inutile avvisarlo dell’arrivo del fratellino nei primi mesi di gestazione, meglio aspettare la crescita della pancia. In questo modo avrà un effettivo riscontro che qualcosa sta succedendo perché può vederlo con i suoi occhi.
Se il bambino è più grande, come 6 o 7 anni, puoi comunicargli la gravidanza prima, e spiegargli in modo chiaro e semplice che cosa sta succedendo e che cosa succederà nei prossimi mesi.
La cosa più importante è che siate voi genitori i primi a dire al bambino che è in arrivo un fratellino: se a dirglielo saranno i nonni o gli amici a scuola si sentirà confuso e tradito.
Come comunicare l’arrivo di un fratellino o di una sorellina?
Come dicevamo, le prime cose da tenere a mente per dare la notizia al tuo bimbo, sono quella di scegliere il momento giusto (non deve essere troppo presto soprattutto se il bambino è ancora piccolo) e di fare attenzione ad essere i primi a dirgli che sta per arrivare il fratellino, che non scappi a qualcun altro, per esempio i nonni.
Ma in che modo dare la notizia? Che parole usare? Ecco 3 consigli che ti saranno molto utili:
1) Raccontate in modo chiaro e sincero quello che succederà
Spiegate con parole semplici e chiare, adatte a un bambino dell’età di vostro figlio quello che succederà nei prossimi mesi, sia durante la gravidanza che quando il piccolo sarà nato.
Quali cambiamenti ci saranno, come le abitudini della famiglia cambieranno, che cosa farà il neonato e come il fratello maggiore potrà interagire con lui.
Focalizzatevi sulle cose quotidiane che potrebbero cambiare, come che la mamma la mattina non lo potrà accompagnare a scuola, e lo farà sempre il papà o il nonno e spiegategli che sarà per un periodo, perché il fratellino / sorellina sarà molto piccolo e avrà bisogno di cure costanti della mamma, proprio come è successo con lui quando era appena nato.
2) Dite sempre la verità
Un errore che si commette spesso è quello di cercare di mettere in luce tutte le cose buone che arriveranno con il fratellino / sorellina per far sì che il bimbo lo accetti meglio e ne sia contento. Peccato però che non sono realistiche!
Per esempio, si dice spesso al bambino che con il nuovo fratellino ci potrà giocare, ma in realtà non sarà così per molti mesi e questo potrebbe procurargli una certa delusione.
È meglio dirgli la verità: nei primi mesi di vita il fratellino non farà altro che mangiare, dormire e piangere, e solo quando diventerà più grande ci si potrà giocare.
Fategli vedere le fotografie di quando lui era nella pancia e di quando era appena nato, così gli sarà più facile capire, e inizierà a comprendere che anche per lui è stato lo stesso, anche se non se lo ricorda.
Rispondete alle sue domande con sincerità, e vedrete che vi chiederà cose su cui non vi eravate preparati (questo è il bello dei bambini, che ci sorprendono sempre con la loro visione del mondo così diversa dalla nostra).
3) Ascoltate i suoi dubbi e rassicuratelo
Da adulti ci aspettiamo che nostro figlio manifesti una qualche forte emozione per l’arrivo del fratellino (proprio come è accaduto a noi), ma questo potrebbe non succedere subito. Non spaventatevi se non manifesta interesse o entusiasmo, in realtà è normalissimo che la reazione sia neutrale, soprattutto se è ancora piccolo. Per lui l’arrivo di un fratellino o una sorellina è una cosa molto astratta!
Ascoltate sempre i suoi dubbi e non minimizzate le sue paure! Sono del tutto legittime e ha bisogno di essere rassicurato, non di sentirsi sbagliato.
È importante fargli capire che il vostro amore per lui non diminuisce, per spiegarlo potreste prendere in prestito le parole del Professore Fabio Celi (Dirigente Psicologo dell’USL della Regione Toscana e docente di psicopatologia dello sviluppo):
“Il bene di mamma e papà non è come una torta, se uno, invece che avere una torta tutta per sé, deve dividerla con un altro, ne mangerà di meno. Il bene di mamma e papà è come il calore del sole. Non si divide. Il sole riscalda nello stesso modo un bambino, dieci bambini e cento bambini. Se sei in spiaggia a giocare, non devi dividere il calore del sole tra i tuoi amici che sono in spiaggia con te. Tu prendi tutto il calore. Anche gli altri prendono tutto il calore e forse in tanti ci si diverte di più”.
5 libri per preparare i bambini all’arrivo di un fratellino
Ci sono tanti libri che possono preparare il bambino all’arrivo del fratellino / sorellina. Ve ne consigliamo alcuni:
Alice e il fratellino nel pancione
Da 0 a 2 anni
Alice è molto contenta di diventare sorella maggiore, e ogni sera racconta al fratellino com'è fatto il mondo fuori dal pancione. E il fratellino le risponde con il suo linguaggio speciale.
Il libro con... la pancia!
Alice e il fratellino nel pancione
Dai 3 anni
Un libro poetico e giocoso per spiegare la gravidanza ai più piccoli, con una morbida pancia da toccare che cresce pagina dopo pagina.
Lupetto diventa fratello maggiore
Dai 3 anni
I genitori di Lupetto hanno una grande novità: presto diventerà fratello maggiore! Ma Lupetto è preoccupato: questo cucciolo gli porterà via l’amore di mamma e papà?
Senti, fratellino
Da 3 anni
C’è un bambino nella pancia della mamma. Chi lo avrà portato? La fatina? Babbo Natale? O forse un uccellino? E adesso, cosa succederà?
Ho un fratellino!
Da 4 anni
Finché stava buono e zitto nella pancia della mamma, Marco mi era proprio simpatico, ma appena è arrivato a casa sono cominciati i guai: non fa che strillare e la mamma e il papà sembrano avere occhi solo per lui. Un giorno, però...
Come comportarsi con il bambino in preparazione al parto?
Una volta arrivati alle 36-37 settimane di gestazione, quando il parto potrebbe non essere poi così lontano, arriva il momento di comunicare al tuo bimbo che la mamma andrà in ospedale per qualche giorno per far nascere il fratellino. Spiegagli con chiarezza con chi starà e cosa farà in quei giorni.
In questo modo non sarà sorpreso dalla tua assenza improvvisa, e sarà più propenso a non viverla come un evento traumatico.
Come comportarsi una volta che il fratellino è nato
Voi genitori avete avuto 9 mesi per preparavi al nuovo arrivato, elaborare le vostre paure, i vostri dubbi... ma il vostro bambino vivrà il cambiamento solo ora che il piccolo è nato, ed è in questo momento che manifesterà i suoi sentimenti.
Questo succede perché i bambini non vivono il passato e il futuro come fanno gli adulti, per loro esiste solo il presente.
Le sue manifestazioni di paura, fastidio, gioia, gelosia, richiesta di attenzioni... compariranno ora e vanno affrontate legittimandole e rassicurandolo. La cosa più importante per lui è percepire che i suoi genitori per lui ci sono esattamente come prima.
È il momento di essere flessibili e non preoccuparvi se compare qualche piccola regressione nel suo comportamento. Sta testando la situazione, quando capirà che lo amate come prima, tutto tornerà a posto.
Pensando al bene del fratello maggiore, ci sono alcuni comportamenti che sarebbe meglio tenere verso di lui e altri che invece sarebbe meglio evitare:
Sarebbe meglio
- Permettergli di toccare, accarezzare e baciare il fratello più piccolo, ovviamente facendogli capire che deve essere delicato
- Aumentare le coccole e le attenzioni verso il fratello maggiore
- Coinvolgerlo nell’accudimento del piccolo: spogliarlo, cambiargli il pannolino, aiutarlo a mangiare... Questo lo farà sentire utile e partecipe e migliorerà il suo umore.
- Legittimare qualsiasi emozione senza colpevolizzarlo o sminuirlo, al contrario va aiutato ad affrontarle
- Non agitarvi se nelle prime settimane notate delle regressioni (per esempio, nel sonno, nel voler dormire nel letto con voi, in un’aumentata paura del distacco...) Accogliete questo momentaneo cambiamento con pazienza, presto tornerà tutto come prima.
Dovresti evitare
- Di essere troppo protettivo con il nuovo arrivato, mostrando un’eccessiva paura che il più grande possa involontariamente nuocergli. Questo accentuerebbe la rivalità, mentre coinvolgere il più grande nella gestione del nuovo arrivato lo farà sentire importante.
- Di tenere i due fratelli lontani mandando il grande fuori casa nei primi giorni
- Frasi come “tu ormai sei grande!”. Anche se è il più grande dei due, rimane sempre un bambino. In ogni caso non deve sentirsi improvvisamente grande solo per la presenza del fratello.
- Di intraprendere altri cambiamenti importanti in questo periodo (se possibile), come togliere il ciuccio, il pannolino, l’ambientamento all’asilo, un cambio casa...
- Forzarlo a voler bene al fratellino o alla sorellina fin da subito, sarà un legame che crescerà piano piano, soprattutto da quando il piccolo sarà in grado di interagire meglio
- Di assecondare ogni capriccio. Le regole importanti e i confini che avete tracciato vanno sempre mantenuti. Non cadete nella trappola dell’assecondarlo perché vi dispiace per lui, non avete nulla di cui farvi perdonare!
- Di lodare eccessivamente il nuovo arrivato, potreste innescare meccanismi di rivalità e accentuare la sua gelosia.