Il medico risponde è la rubrica di Koala Babycare per informare, rispondere e aiutare tutte le mamme. Ogni mese medici, professionisti e esperti del settore faranno chiarezza con parole semplici ma professionali su temi riguardanti la prima infanzia e il mondo della maternità.

Nella settima puntata de Il Medico Risponde il Dott. Matteo Silva – osteopata pediatrico – ci spiega le eccezionali scoperte scientifiche sul potere della mente infantile.
Hai presente quando il tuo piccolo lancia gli oggetti a terra? Oppure se li porta continuamente alla bocca? Ebbene sì, si sta comportando proprio come uno scienziato in fase sperimentale!
Ma scopriamo di più insieme al Dott. Silva!
Il medico risponde: Tuo Figlio è un Genio!
Quanti anni ha lo scienziato più brillante al mondo?
Solo tre anni!
Alcuni studi hanno infatti dimostrato che è proprio intorno a quell’età che il cervello dell’homo sapiens (quindi di noi esseri umani) dà il meglio di sé risultando più veloce dei computer e risolvendo problemi di fronte ai quali persino Pitagora avrebbe vacillato. Con queste due frasi “wow” si apre il libro “Tuo figlio è un genio” nel quale tre famosi scienziati Gopnik, Meltzoff e Kuhl paragonano i bambini agli scienziati, perché in fondo in fondo essi sono molto simili, in quanto nessuno è più bravo di loro ad imparare.
Proprio come i bambini giocano con il mondo, mettendolo alla prova, mettendo alla prova le ipotesi sugli oggetti che li circondano così gli scienziati compiono esperimenti.
Naturalmente i giocattoli che utilizzano i veri scienziati nei loro esperimenti sono un po’ più costosi di quelli dei bambini ma il succo del discorso è che i bambini come gli scienziati pensano, traggono conclusioni, fanno predizioni, cercano spiegazioni e compiono persino esperimenti!
Quindi mi stai dicendo che quando un bambino si porta un oggetto alla bocca sta facendo un esperimento?
È proprio così, il bambino sta cercando di capire il funzionamento di quell’oggetto, il sapore e l’odore, la consistenza, il calore dell’oggetto stesso, lo sta studiando. Allo stesso modo quando un bambino lancia ripetutamente per terra qualsiasi oggetto non è per farti un dispetto e ghignarsela sotto i baffi, è semplicemente perché sta facendo esperimenti della realtà sta scoprendo l’effetto della gravità sugli oggetti e per farlo sfortunati noi li lancia ripetutamente per terra.
“Wow, non avevo mai pensato a un neonato come a uno scienziato”
Quante volte mi sento questa affermazione riportata dai genitori, ciò di cui ogni genitore infatti deve essere consapevole è che nelle ultime tre decadi la ricerca scientifica in diverse discipline ha prodotto risultati convergenti dimostrando che durante la gravidanza materna e nei primi tre anni di vita dopo la nascita sono poste componenti sensibili alla base del nostro stato di salute, del nostro benessere e della nostra produttività, i cui effetti dureranno per tutta l’infanzia, l’adolescenza e tutta l’età adulta.
Quanto cresce il cervello del bambino in questo periodo?
In questo periodo che va da 0 a 3 anni il cervello del bambino cresce più velocemente che in ogni altro periodo della vita, tant’è che l’80% del cervello di ogni essere umano si forma proprio in questo periodo. E ricordiamoci che questi dati vi vengono sì riportati da Matteo Silva, osteopata, ma sono stati siglati e sottoscritti da tutte le principali associazioni mondiali, tra cui la celeberrima Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla base di centinaia di studi scientifici e anni di ricerca. Inoltre ripensando al cervello del bambino se vogliamo proprio dirla tutta quell’ammasso di gelatina grigia che alla nascita pesava solo 250 grammi circa e che a tre anni ha raggiunto l’80% del suo sviluppo, a 6 anni arriva il 95 % del suo sviluppo. Tanto che, come dice ironicamente un illustre scienziato che adoro: “Quando il bambino entra nelle scuole elementari da un certo punto di vista è già vecchio!”
Che cosa fare per stimolare un corretto sviluppo del bambino?
In questa finestra temporale per avere uno sviluppo sano del cervello i bambini hanno bisogno di un ambiente sicuro protettivo e amorevole di alimentazione e stimoli adeguati da parte dei genitori o di chi si prende cura di lui, quindi dei care-giver.
Questa è una finestra di opportunità utile a porre le basi della salute e del benessere in cui benefici dureranno per tutta la vita e si rifletteranno anche in quella della generazione successiva.
Per riportare il focus del nostro discorso a “Tuo figlio è un genio“: il filo conduttore di questo libro, sui quali i nostri tre amici scienziati (i cui nomi sono difficili da ripetere) tesseranno il loro discorso, ruota intorno a tre questioni che definiscono rispettivamente:
- La questione delle altre menti
- La questione del mondo esterno
- Iproblema del linguaggio
Sarà infatti un percorso graduale tramite il quale i bambini imparano che gli altri hanno una mente, che il mondo esterno esiste indipendentemente dalla nostra esperienza soggettiva e che le
parole hanno un significato. Ma non diamo per scontato la soluzione a questi problemi.
Sono questioni molto serie, c’è un abisso tra i semplici dati che entrano attraverso gli occhi le orecchie del bambino, quindi le onde luminose ed acustiche e le conclusioni che il bambino raggiunge sulle persone e sul mondo e sul linguaggio e poi che utilizza.
È un percorso lungo il quale gli infanti prendono quel che già sanno e lo usano come base per apprendere ancora e ancora, progredendo (che parola difficile) con le proprie forze e con l’indispensabile supporto della mamma dei genitori o del caregiver!